L'intralogistica o logistica interna si occupa da una parte dei flussi dei materiali e della gestione delle scorte, il che significa in ottica Lean di come vengono movimentati i materiali, e dall'altra di coordinare le informazioni.
I magazzini dinamici a gravità Lean, noti anche come supermarket, SAG, scaffalature a gravità con rulliere, scaffalature dinamiche FIFO o flowrack, sono delle attrezzature Lean, grazie alle quali si supportano i processi produttivi ed intralogistici, agevolando le operazioni di asservimento, deposito e prelievo dei materiali.
I magazzini dinamici a gravità Lean, come dice il nome stesso, sono sistemi dotati di ripiani inclinati a rullini, sui quali scivolano sfruttando la gravità, cassette, cartoni o parti sciolte. L'approvvigionamento dei materiali alle linee di produzione ed alle postazioni di assemblaggio avviene tramite la logica FIFO (First-In, First-Out), secondo la quale le prime merci ad entrare sono anche le prime ad uscire.
Per comprendere meglio i benefici legati all'utilizzo delle scaffalature dinamiche FIFO, vediamo innanzitutto come si progettano.
Il metodo FEFO viene utilizzato principalmente perla gestione di prodotti con scadenza, come alimenti o farmaci. Prevede che i prodotti con la data di scadenza più vicina siano utilizzati o venduti per primi, alfine di garantire la massima sicurezza e qualità del prodotto. Questo metodo riduce il rischio di scarti dovuti a prodotti scaduti e contribuisce a garantire la conformità normativa e la soddisfazione del cliente.
Il metodo LIFO prevede che i prodotti più recenti siano utilizzati o venduti prima dei prodotti più vecchi. Questo metodo è spesso utilizzato per la gestione delle scorte in situazioni in cui i prodotti acquistati più recentemente hanno un valore di mercato superiore a quelli acquistati in precedenza. È importante notare che l'uso del metodo LIFO può avere implicazioni fiscali, poiché i prodotti venduti vengono valutati a un costo più recente, influenzando il calcolo dei profitti e delle tasse.
Il primo fattore da considerare è legato al prodotto da movimentare: peso, dimensioni e quantità. Come lo si movimenta? Viene posto all'interno di contenitori, scatoloni o direttamente sui piani a rullini?
Si definiscono quindi quanti ripiani di prelievo e quanti di ritorno dei vuoti sono necessari, dimensionando ogni ripiano in base alla portata massima consentita e tenendo conto dei principi di ergonomia in termini di altezza dei ripiani. In particolare, per l'organizzazione in verticale delle attrezzature di lavoro, in fase di progettazione è fondamentale garantire il rispetto della strike zone (altezza tra 600 mm e 1500 mm) e dello strike point, dato dall'area specifica collocata tra i gomiti e le spalle, dove è ottimale eseguire le attività di picking.
L'utilizzo di supermarket (o altrimenti detti scaffalature a gravità con rulliere) a bordo linea risulta ancora più efficiente e semplificata, quando la gestione dei flussi dei componenti sia agli operatori di linea sia da parte degli operatori che approvvigionano la linea o le postazione di lavoro dal magazzino centrale, avviene tramite l'impiego dei cartellini Kanban. Il metodo Kanban basa il suo funzionamento sull'utilizzo di cartellini, i quali contengono le informazioni necessarie per produrre o movimentare i componenti nel sistema produttivo secondo un flusso continuo. Le informazioni generalmente riportate sul cartellino Kaban sono:
Fra i tanti vantaggi riconducibili al sistema Kanban, spicca una riduzione fino al 90% delle scorte, che sappiamo essere per la Lean Production uno spreco sia di spazio che di risorse finanziarie. Il metodo Kanban è una delle tecniche Lean, che sta alla base del metodo Pull, ovvero della produzione "tirata" dalla domanda del cliente. Grazie al Kanban è possibile pianificare la produzione, in modo tale da gestire e controllare il processo di fornitura dei materiali . Il sistema Kanban viene trainato dai consumi e questo permette un'autoregolazione del processo di approvvigionamento dei materiali tra il magazzino ed il reparto di produzione. L'obiettivo è sempre lo stesso: ridurre gli sprechi (Muda) ed ottimizzare i processi.
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